Il clima dell’Irlanda è fortemente influenzato dall’Oceano Atlantico, il che permette al paese di evitare gli estremi di temperatura che caratterizzano altre nazioni alla stessa latitudine. La Corrente Nord-Atlantica, con le sue acque calde, ha un impatto rilevante sulle temperature del mare. Questa influenza marittima è più pronunciata lungo le coste atlantiche e diminuisce man mano che ci si sposta verso l’interno. Le colline e le montagne, spesso situate vicino alla costa, offrono protezione dai venti forti e dall’influenza diretta dell’oceano. Gli inverni sono generalmente freschi e ventosi, mentre le estati, con le depressioni che si spostano più a nord e diventano meno intense, sono per lo più miti e meno ventose.
Il passaggio dall’inverno alla primavera o dall’estate all’autunno è graduale, e il trend generale può essere soggetto a inversioni che possono durare una settimana o più. Per scopi climatologici e meteorologici, in base alla temperatura dell’aria, le stagioni sono considerate periodi di tre mesi come segue: dicembre a febbraio per l’inverno, marzo a maggio per la primavera, giugno ad agosto per l’estate e settembre a novembre per l’autunno. Questa suddivisione è comunemente utilizzata nella pratica meteorologica di molti paesi situati nelle latitudini medie e settentrionali.
Tra febbraio e giugno, l’influenza degli anticicloni continentali e della Groenlandia rende questi i mesi con meno precipitazioni. Il mare vicino all’Irlanda è più freddo tra febbraio e marzo, e di conseguenza l’aumento della temperatura media dell’aria è lento in primavera. Tuttavia, in giornate limpide con venti leggeri, le temperature pomeridiane possono raggiungere valori estivi anche a marzo. In queste condizioni, le notti sono fredde e il gelo non è raro nelle zone interne, anche a maggio. Gli anticicloni continentali che bloccano le depressioni atlantiche sono solitamente responsabili dei periodi secchi a fine primavera.
Verso la fine di giugno o l’inizio di luglio, l’aumento della pressione sull’oceano e una corrispondente diminuzione della pressione sull’Europa fanno sì che il flusso generale del vento in superficie diventi occidentale, portando sull’Irlanda aria che ha attraversato lungamente l’oceano, con conseguente aumento della copertura nuvolosa, dell’umidità e delle precipitazioni. Da metà luglio, le notti serene tendono a essere accompagnate da forti rugiade. Le masse d’aria calda e umida, insieme al riscaldamento diurno sufficiente a causare temporali, sono caratteristiche del clima da metà a fine estate.
Con l’avanzare di agosto, occasionali incursioni di masse d’aria fredda provenienti dal nord nell’Atlantico generano depressioni attive a fine agosto e settembre. A settembre, l’aria umida è esposta a periodi di raffreddamento notturno sempre più lunghi e la nebbia è frequente all’alba nelle zone basse.
Le precipitazioni possono trasformarsi in neve nelle zone più elevate, poiché la temperatura generalmente diminuisce con l’altitudine.
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A ottobre e novembre, i venti occidentali provenienti dall’Atlantico attraversano mari relativamente caldi, e le piogge frontali e gli acquazzoni post-frontali tendono a essere moderati o intensi. Lo sviluppo di anticicloni che si estendono sull’Irlanda in questi mesi può portare a condizioni meteorologiche molto piacevoli durante il giorno. Tuttavia, in queste situazioni la nebbia è lenta a dissolversi al mattino, soprattutto in novembre, quando la radiazione solare è ridotta.
Dalla fine dell’estate fino all’autunno, c’è il rischio che le ex depressioni tropicali si mescolino con le depressioni del modello meteorologico del Nord Atlantico, causando tempeste violente. Sebbene siano piuttosto rare, queste tempeste rappresentano eventi meteorologici di notevole importanza.
Il periodo migliore per visitare l’Irlanda è quello primaverile, Aprile Maggio ed inizio Giugno o quello di tarda estate, inizio autunno, Settembre Ottobre.
Tendenzialmente i mesi di Luglio ed Agosto, sono piovosi, ma il cambiamento del clima, sta mutando il clima dell’isola verde.
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